Ognuno come gli va

L’Annunziata e Busi hanno perso un’altra bella occasione per stare zitti. L’aggressività, il livore che hanno dimostrato nei confronti della memoria di Lucio Dalla per il “mancato coming out” e per la polemica sui funerali religiosi “a un gay” lascia unanimemente attoniti, dai giornalisti di ogni orientamento all’opinione pubblica oltre a scatenare le critiche più accese del popolo del web.

Mentre Piazza Maggiore era gremita di gente per l’ultimo commiato, dagli studi di Rai 3, l’Annunziata si scagliava contro questo amatissimo artista la cui musica ha lasciato un segno indelebile nella nostre vite. Canzoni che hanno commosso generazioni di italiani per la loro dolcezza e la loro ironia ammiccante, sempre cariche di poesia e di umanità.

Il cantautore sarebbe stato colpevole di aver goduto dei benefici della sua vita privata senza aver pagato lo scotto di una posizione pubblica, senza cioè combattere una battaglia per i diritti civili degli omosessuali. In poche parole, la colpa di Dalla per questi “paladini della verità” sarebbe stata quella di essere discreto, liberale, non eccentrico e sopra le righe come i soliti stereotipi gay, di cui Busi costituisce una brutta copia con i suoi consueti anatemi contro il presunto conformismo.

Ciao Lucio, vola via come le rondini verso la tua nuova primavera. Rimarrai sempre nei nostri cuori.